Lettera del mese, gennaio 2024
Care amiche e cari amici, rotariani del Distretto 2110, la prima parte dell’Anno Rotariano è già passata e abbiamo salutato il Nuovo Anno 2024 che, negli auspici di tutti noi, dovrà portare maggiore serenità e l’agognata pace per il mondo intero.
Nel mese di Dicembre, con l’aiuto e la disponibilità dei nostri Club siamo riusciti a completare le visite sul territorio isolano, restano da visitare i RRCC Maltesi che saranno completati a Febbraio. A dicembre è stato raggiunto un traguardo al quale tenevamo molto: siamo riusciti a perfezionare l’ordine per le due attrezzatture tecnico-sanitarie, il Microscopio elettronico ed il Coloratore di vetrini, con le quali dotare i due Centri Regionali di Oncoematologia Pediatrica di Palermo e Catania, per migliorare l’assistenza ai “Bambini Speciali” diventati ormai NOSTRI. Un coinvolgimento corale che ha visto partecipazioni veramente toccanti sia all’interno del Rotary (Rotaract e Interact) ma anche dall’esterno, sia di singole persone che Aziende. A tutti va la gratitudine più affettuosa e sentita da parte di Antonella e mia. Avremo modo, in seguito, di ringraziare singolarmente ognuno degli attori di questa bellissima gara di solidarietà e di “amore” che i rotariani del Distretto 2110 hanno saputo realizzare creando concretamente speranza nelle nostre comunità.
Durante quest’ultimo scorcio di visite abbiamo modo di conoscere e toccare con mano l’impegno dei nostri Club rivolto alle fasce più deboli, ai più bisognosi, rivolto a stimolare le Istituzioni al soddisfacimento di necessità locali e, ove le condizioni lo hanno permesso, a provvedere direttamente. In questo sostenuti dalla professionalità dei nostri soci che hanno messo e continuano a mettere a disposizione le proprie competenze professionali in ogni ambito.
Proprio su questa disponibilità si basa la “Azione Professionale” cui il RI dà tanta rilevanza e alla quale dedica il mese di gennaio.
All’inizio dell’anno, la nostra apposita Commissione per l’Azione Professionale, presieduta dal PDG Giuseppe Raffiotta, ha diffuso il materiale informativo su questa specifica azione del RI con la precipua intenzione di approfondirne scopo e significato.
L’azione professionale è l’essenza del Rotary e serve come base dalla quale servire le comunità di tutto il mondo. Il concetto di azione professionale si fonda sul senso di responsabilità dei Rotariani che richiede agli stessi di incoraggiare e promuovere:
• Elevati standard etici nell’esercizio di ogni professione
• Il riconoscimento della dignità di ogni occupazione
• Il riconoscimento dell’occupazione di ogni Rotariano quale opportunità per diffondere il valore del servire.
Diverse sono le modalità di realizzare questi valori:
• Parlando della propria professione nei club e informandosi sull’occupazione degli altri soci.
• Prestando le proprie competenze e conoscenze per servire la comunità.
• Svolgendo il proprio lavoro con integrità, ispirando gli altri a comportarsi in modo etico nelle parole e nei fatti.
• Aiutando i giovani a realizzare i loro obiettivi professionali.
• Guidando e incoraggiando il prossimo nello sviluppo professionale.
Il Rotary enfatizza l’integrità e gli elevati standard etici. Due degli standard sviluppati dai Rotariani, “La prova delle quattro domande” e il “Codice deontologico del Rotary” forniscono una mappa per il comportamento etico nello svolgimento del proprio lavoro e nella propria vita privata.
(H. J. Taylor, 1932, RI 1934)
CODICE DEONTOLOGICO DEL ROTARY Come Rotariano, m’impegno a:
1. Agire con integrità e secondo i più elevati standard etici, sia nella mia vita personale che professionale.
2. Applicare i principi di correttezza in tutti i miei rapporti con gli altri e trattare le persone e l’occupazione da loro svolta con il dovuto rispetto.
3. Mettere le mie competenze professionali a disposizione dei giovani, assistere le persone particolarmente bisognose e migliorare la qualità della vita nella mia comunità e nel mondo.
4. Evitare comportamenti che possono recare danno o discredito nei confronti del Rotary o dei colleghi Rotariani.
Il codice etico del RI si può sintetizzare nei due motti ufficiali:
1: “Servire al di sopra di ogni interesse personale” che deriva dalla frase “A servizio degli altri, non di se stessi”, pronunciata da Ben Collins durante la Convention di Portland del 1911, e approvato ufficialmente nel Consiglio di Legislazione del 1989 nella forma attuale definitiva
2: “Chi serve gli altri ottiene i migliori profitti” anch’essa derivata da una frase pronunciata da un Rotariano, Arthur F. Sheldon, durante la precedente Convention di Chicago del 1910, approvato dal Consiglio di Legislazione del 2010 nella forma attuale definitiva.
Dobbiamo a Kant però l’essenza dell’azione etica: il dovere per il dovere. Dovere che va compiuto al solo fine di compierlo e non per altri scopi. La gratificazione dell’azione etica risiede in sé stessa. Viene così sottolineata l’autonomia della legge morale, che si contrappone all’eteronomia delle norme (p.e. giuridiche).
Un rapporto della Johns Hopkins University, preparato per il R.I., ha stimato che i soci del Rotary realizzano circa 47 milioni di ore di volontariato all’anno per un valore stimato di 850 milioni di dollari.
Anche i Rotariani del nostro Distretto donano parte del loro tempo e le loro competenze professionali ai più bisognosi realizzando attività di prevenzione sanitaria attraverso gli screening (cardiologici, odontostomatologici, metabolico-nutrizionali, uro-ginecologici, oncologici, per le malattie sessualmente trasmesse, per le malattie mentali), di cura (BLSD, cure odontoiatriche), di alfabetizzazione sotto diversi aspetti (linguistica, grafologica, informatico-digitale, artistica), sportelli di ascolto (psicologico, anti violenza compreso il bullismo), consulenze (legali, tecniche, di assistenza sociale), squadre di insegnamento vocazionale (VTT) specialistiche inserite in progetti di sovvenzioni globali.
L’Azione professionale richiede ad ogni Rotariano di operare con integrità ed elevati standard etici, di mettere a disposizione la sua competenza e professionalità per rispondere ai problemi e bisogni della società: essere, quindi, dei leader riconosciuti per meglio servire l’interesse comune.
Mi piace, in ultimo, citare una frase di Jonas Salk, in tema con il motto dell’anno e con l’azione rotariana: “la speranza sta nei sogni, nell’immaginazione e nel coraggio di chi osa trasformare i sogni in realtà”.
Un fervido augurio di un Sereno Anno Nuovo da parte mia e di Antonella, che concretizzi armonia e gentilezza, che continui, con il nostro contributo, a creare speranza nel mondo.
Goffredo