Lettera del Governatore, agosto 2023
Care Rotariane e cari Rotariani del Distretto 2110, abbiamo iniziato a conoscere “The dark side of the moon”, ovvero gli aspetti più specifici e familiari dei Club del Distretto, generalmente meno noti. Abbiamo iniziato gli incontri con i Presidenti e i soci dei Club, abbiamo portato la parola del nostro Presidente Internazionale, Gordon McInally, la nostra visione, le nostre proposte e, soprattutto, abbiamo ascoltato molto e dibattuto le diverse opinioni in un confronto costruttivo.
E’ questo un momento delicato della società, pervasa da molti problemi: economici, di identità, di prospettive, di scollamento sociale, di conflitti individuali e, talora, di disallineamento tra il reale e il virtuale, di fragilità sempre più emergenti e sempre più diffuse. Nonostante le difficoltà della società si riflettano sui nostri club, è emerso che i nostri soci stanno mettendo in atto le strategie e le azioni per creare speranza nel mondo e, in primo luogo, nei nostri stessi club. Indispensabili la consapevolezza, la determinazione, il profondo convincimento personale e di gruppo per trasmettere agli altri la forza del Rotary. Qualità, queste, riscontrate durante gli incontri. Innumerevoli le progettualità messe in campo dai club, in parte aderendo alle proposte del Distretto e in parte di propria ideazione, tutte riferentesi a necessità e a bisogni delle comunità e dei territori relativi. Un sentito ringraziamento per l’attenzione riservata al progetto per i Bambini Speciali e un grazie particolare ai ragazzi del RCT Pozzallo-Ispica per la sensibilità dimostrata.
Quanto sopra vale anche, e forse più, per quei club che stanno vivendo situazioni, più volte viste e vissute, relative alla diminuzione del numero di soci e alla scarsa partecipazione. Problematiche queste che riportano a considerazioni sull’effettivo e sulla diffusione dei club nel nostro come negli altri Distretti, tanto più che Agosto è il mese dedicato all’Effettivo e allo Sviluppo dei Nuovi Club.
In vero le problematiche, le riflessioni, l’analisi e le possibili soluzioni relative al mantenimento e all’incremento dell’effettivo sono da tempo all’attenzione del Rotary International. E’ da tutti risaputo che negli ultimi 10 anni circa 1.200.000 soci sono entrati a far parte del Rotary e altrettanti ne sono usciti, con una permanenza talvolta inferiore ai 3 anni. Molteplici le cause responsabili di tale situazione: mancata inclusione e/o integrazione nel tessuto del club, mancato soddisfacimento delle aspettative, scarso o mancato coinvolgimento nella vita e nelle attività del club, superficialità nella cooptazione e/o nella scelta dei nuovi soci, insufficiente comprensione delle motivazioni del nuovo socio, nessuna gratificazione o riconoscimento per l’apporto fornito, scarsa o insufficiente informazione/formazione sul Rotary e sul club, …e altre motivazioni legate alla specifica composizione di ogni club e agli obbiettivi, più o meno coscienti, di singoli soci o di gruppi di soci.
Inutile dire che il Rotary International dedica molta attenzione a questo aspetto che viene indicato come prioritario. Direi anzi che rappresenta una necessità. E’ il numero dei soci, in uno con la loro qualità, che permette di valutare la consistenza e il “peso” della nostra associazione, che ne determina la mole di attività e di azioni rivolte a migliorare le condizioni dell’umanità, che permette al Rotary di operare in tutto il mondo per realizzare, insieme, quei cambiamenti positivi e duraturi. Consente inoltre di aumentare il nostro impatto, in ottemperanza alla prima delle quattro priorità del piano d’azione.
Quanti più siamo maggiore possibilità abbiamo di “Creare Speranza nel Mondo”. Per queste considerazioni il Rotary ci raccomanda e ci sprona a cooptare nuovi soci, a costituire nuovi club. E per facilitare questi obbiettivi vengono offerte plurime possibilità di adesione, dall’autocandidatura alla costituzione di nuovi club con caratteristiche peculiari che possano aggregare potenziali nuovi soci, aumentando la flessibilità e l’adattabilità alle mutate condizioni di vita delle diverse realtà territoriali. Ogni rotariano deve sentire questo impegno e contribuire, per quello che può e per il ruolo rivestito, all’incremento dell’effettivo. Club satelliti, passport, club che preferiscono riunirsi nelle ore mattutine o diurne, club che privilegiano gli incontri virtuali, club che focalizzano un aspetto o un obbiettivo e pertanto indicati come club di scopo. Tutte queste possibilità sottolineano l’importanza che il Rotary attribuisce a questo aspetto e vuole anche evidenziare che la nascita di un nuovo club deve essere considerata una grande opportunità di introdurre al Rotary nuovi soci con diversi e più specifici interessi che, molto probabilmente, non si sarebbero avvicinati a club tradizionali ancorché preesistenti. L’ingresso di nuovi soci può anche rappresentare motivo di rivitalizzazione per un club, altrettanto una nuova costituzione di club può esserlo per il Distretto. Doveroso aggiungere e sottolineare che l’aspetto quantitativo è importante ma, oggi più che mai, si deve porre l’accento sull’aspetto qualitativo. Il Rotary punta all’eccellenza, vuole soci di qualità e la qualità più importante per il Rotary è la predisposizione al servizio, la disponibilità a servire al di sopra di ogni interesse personale. Questa è la qualità più ambita dal Rotary, la qualità che amalgama e valorizza tutte le altre, che pure i rotariani possiedono.
In sintesi: Cooptiamo nuovi soci con la massima flessibilità nelle forme di aggregazione e con la medesima attenzione alla sostanza.
Con Antonella, un augurio di una rilassante sosta estiva da trascorrere in armonia e con gentilezza.
Goffredo.