NEWS Club Enna: La solidarietà, una sfida per i nostri giorni - 07/04/2014
ll’inizio della serata il socio Roberto Angileri, reduce da un soggiorno di lavoro in Bulgaria, ha brevemente raccontato del suo incontro con i rappresentanti di un Rotary locale (Club di Plovdiv del Distretto 2432) che lo hanno accolto con viva e sincera amicizia con il dono di un loro gagliardetto, che Roberto ha consegnato al nostro Presidente Peppino Anfuso ricevendone uno del Club ennese che provvederà a spedire agli amici bulgari.
Peppino ha quindi introdotto il prestigioso relatore, Mons. Decio Cipolloni, Vicario Generale della Prelatura di Loreto, sottolineando che la solidarietà va concepita e vissuta “senza scadenza” e costituisce il tessuto connettivo dei club service. Il socio Antonio Alvano, già Presidente del Club di Enna in occasione di una precedente visita del religioso risalente a circa vent’anni addietro, ha presentato l’oratore leggendone un sintetico ma molto significativo e pregnante curriculum.
Don Decio, da sempre vicino al mondo dell’UNITALSI, ha affrontato il tema proposto da diversi angoli, privilegiando la necessità di andare con gli ultimi (i poveri, i derelitti, gli ammalati) per apprendere un diverso genere di vita: ciò significa entrare nella loro mentalità contro i falsi idoli, come il potere e il denaro, che debbono invece essere utilizzati per liberare gli uomini dalla emarginazione.
Occorre quindi affrontare in modo concreto i numerosi problemi scaturenti da “una società a disonestà concordata” , nella quale impera l’apparenza: l’uomo viene giudicato per quello che ha e non per quello che è! Occorre coltivare la capacità di donarsi agli altri e in questa direzione bene fa il Rotary a lanciare i suoi innumerevoli messaggi di solidarietà. “Siate voi stessi!” è stata l’esortazione finale di Don Decio, che ha dato infine lettura con il Presidente ed il Parroco di S.Anna, don Franco Greco, delle Opere di Misericordia corporali e spirituali.
I successivi interventi di diversi soci hanno posto in risalto che la solidarietà va intesa anche come “generosità intellettuale” e che nell’attuale momento economico venga spesso rappresentata una stolta crisi del superfluo a fronte di una ben più grave crisi del necessario.
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