Incontro con il Vicario Foraneo Mons. Francesco Petralia in occasione del 600° anniversario della proclamazione a Patrona di Enna di Maria SS Madonna della Visitazione. Il particolare ospite della serata, eccezionale custode delle più antiche tradizioni legate al culto della Madonna, ha ripercorso la storia di Maria , assimilandola per certi versi alle donne idealizzate citate nella Bibbia e nei Vangeli, come Giuditta simbolo femminile di libertà e di riscatto alla tirannia e Ester, strumento della volontà di Dio a protezione del popolo giudaico. Mons. Petralia ha anche descritto alcune chiese in cui ha trovato dimora Maria nelle sue manifestazioni di Mamma e di Madonna, per fare poi precisi riferimenti sulla distinzione tra il culto della nostra Patrona oggi, come rito cristiano cattolico e nei tempi antichi come rito pagano attribuito alla dea Cerere. Quest’ultimo – ha precisato il relatore – vedeva nel sacrificio umano, usato come rito propiziatorio, il suo apice. Ecco perché un paragone con l’attuale festa patronale potrebbe risultare improprio o peggio sacrilego. Tuttavia la città era così legata ai riti pagani e alla fede in Cerere e nella sua figlia Proserpina o Kore, che solo l’affermazione completa del cattolicesimo, con l’avvento del culto verso Maria SS della Visitazione , riuscì a rendere il ruolo di Kore e della madre più che marginale nella vita degli ennesi, che tuttora conservano una popolare esclamazione locale dialettale, che è proprio Cori! Cori! (Kore! Kore!) In definitiva il culto della nostra Patrona, più che su documenti e immagini, si trova radicato nell’animo degli ennesi, vissuto momento per momento nella loro diuturna esistenza. La serata si è rivelata stimolante per gli interessanti interventi che si sono succeduti ed ai quali Mons. Petralia ha risposto in maniera puntuale ed esauriente. Molti partecipanti sono rimasti affascinati dalle notizie apprese e coinvolti nel profondo dell’animo. (nella foto il Presidente Agnello e Mons. Petralia)