Una nutrita presenza di rotariani del Club di Enna ha dato il benvenuto, presso la saletta Ariston, a Vincenzo Morgante, noto capo redattore del TGR della Sicilia: telegiornale regionale emergente di “Rai Tre”. L’ospite, presentato dal Presidente del Club Rino Agnello. è entrato subito nel vivo della discussione che ha avuto come tema “la Rai e l’informazione locale oggi” e dalla quale sono emerse diverse informazioni che hanno destato la massima attenzione dei partecipanti. Il relatore ha preso le distanze da quel giornalismo che, essendo privo di professionalità, non fa altro che creare uno scollamento, sgradevole e poco credibile, tra i fatti reali e la notizia “tout court”. Ha spiegato, sapientemente, l’importanza della selezione e dell’utilizzo attendibile delle fonti che devono essere esaminate con attenzione soprattutto da chi si serve della comunicazione attraverso il web 2.0, che non è da demonizzare, ma che va considerato “cum grano salis”. E' stato particolarmente interessante apprendere l’ "imprinting" che viene dato alle notizie che riguardano la nostra isola che non deve essere necessariamente negativo, come spesso accade. Vincenzo Morgante, assieme alla sua redazione, vuole invece raccontare una Sicilia fuori dai cori che la vedono protagonista di mafia, corruzione ed immigrazione (trattata spesso solo come un fenomeno numerico senza alcun approfondimento): il messaggio che si vuole invece trasmettere è quello di una terra con tanti abitanti onesti e laboriosi, dotati di uno spiccato senso di appartenenza al territorio. Il telegiornale regionale è quindi il mezzo più idoneo per rappresentare i fatti più vicini ai telespettatori, che hanno mostrato infatti un sempre più crescente gradimento delle relative trasmissioni, che dovranno sempre essere improntate, secondo Morgante, al rigoroso rispetto delle istituzioni e della verità. Nell’occasione, i soci hanno potuto visionare anche un filmato sulla tragedia di Giampilieri, vissuta in prima persona dagli studi della RAI anche dal nostro socio Rino Realmuto, che ha dimostrato come, a volte, l’informazione debba essere gestita in condizioni di estrema emergenza e precarietà. L’incontro si è concluso con una gustosa conviviale.