Giovedì 4 Febbraio 2010, alle ore 20,00, a Piana degli Albanesi, presso la struttura agrituristica “Valle Himara”, si è tenuta la conferenza “Il nodo della Riforma: Riforma della Giustizia o Riforma del Magistrato?”, con la relazione del Dott. Vittorio Teresi, Procuratore Aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo. La riunione interclub è stata organizzata dal Rotary Club Piana degli Albanesi con la partecipazione dei Club di Lercara Friddi e di Corleone.
All’inizio della manifestazione i presidenti dei tre club partecipanti hanno rivolto un saluto agli ospiti intervenuti ed alle autorità presenti. Ha quindi preso la parola il Past President Giuseppe Giuliana, dirigente distrettuale ed artefice della conferenza, che ha letto il curriculum del relatore Dott. Vittorio Teresi ed ha quindi accennato al tema della conferenza, affermando che la riforma della giustizia è un tema di grande attualità che in questo momento storico catalizza l’attenzione dei cittadini perché alimenta una forte dialettica tra il Potere Esecutivo (il Governo) ed il Potere Giudiziario (la Magistratura). Peppe Giuliana ha quindi chiuso il suo intervento ponendo provocatoriamente al relatore la domanda se la riforma riguarda la magistratura oppure se è una riforma del magistrato?.
Prima di iniziare la sua relazione, il Dott. Teresi ha proiettato un breve filmato di una intervista concessa dal Dott. Paolo Borsellino nell’anno 1991, a circa 10 mesi dalla sua brutale uccisione. Il relatore, iniziando la conferenza ha fatto notare come i problemi della giustizia, evidenziati dal Dott. Borsellino nell’intervista di circa 20 anni prima, siano ancora gli stessi. Ha quindi illustrato le motivazioni della riforma, mettendone a nudo le criticità ed i difetti, ponendo principalmente l’attenzione sullo scontro in atto tra i poteri dello Stato con particolare riferimento allo scontro in atto tra il potere giudiziari ed il potere esecutivo.
Il relatore ha sostenuto che la riforma proposta tende ad evitare i processi di alcuni politici, tra cui quello al Presidente del Consiglio dei Ministri. Allo stesso modo, ha parlato del processo breve, affermando che tale forma di processo è inutile, in quanto nessuno, tranne l’imputato, ha l’interesse ad avere un processo lungo, pertanto l’auspicato processo breve è un modo di evitare alcuni processi, facendo cadere in prescrizione tanti processi in atto. Stesso discorso per la norma sul “giusto processo” approvata alcuni anni fa.
Alla fine della relazione si è aperto un breve dibattito dove l’Avv. Mario Milone, dirigente distrettuale (Assistente del Governatore), ha in parte condiviso alcuni punti della riforma criticandone altri.
Mario Milone, ha dato ampie motivazioni circa le sue critiche alla nuova riforma, precisando però di ritenere giusta la richiesta della separazione delle carriere dei magistrati; circostanza non condivisa dal Procuratore Teresi, il quale ha affermato che i magistrati che fanno la loro esperienza nel ruolo giudicante e quindi passano a quello inquirente, sono i più preparati, in quanto acquisiscono un bagaglio di esperienze più completo.
Al termine della conferenza, i Presidenti dei tre Club partecipanti hanno consegnato al relatore, in segno di riconoscenza, il guidoncino rappresentativo del rispettivo Club di appartenenza ed alcuni libri.
(Antonio Gibiino)
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