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NEWS Interclub Agrigento - Aragona Colli Sicani - 02/02/2010

Una formidabile giornata fra i bachi di scuola. I Rotary Club Agrigento e Aragona Colli Sicani incontrano i ragazzi del “Nicolò Gallo” E’ stata sicuramente una giornata importante e carica di emozioni quella trascorsa dai Club di Agrigento e di Aragona Colli Sicani assieme ai ragazzi dell’Istituto Nicolò Gallo di Agrigento, in occasione dell’incontro dedicato al progetto distrettuale sul disagio giovanile, al quale hanno aderito e preso attivamente parte il Prefetto della città dott. Umberto Postiglione e il Vescovo della diocesi Mons. Francesco Montenegro. Autorevole la rappresentanza della Compagnia Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e della Questura La sapiente organizzazione dell’evento da parte dei presidenti Rosa Cremona Colli e Lillo Cumbo, assieme alla cordiale ospitalità del Dirigente Scolastico prof.Francesco Curaba, ha sicuramente prodotto l’effetto sperato, cioè quello di focalizzare l’attenzione degli studenti che hanno affollato l’auditorium dell’Istituto su temi scottanti e che loro stessi conoscono e vivono spesso sulla loro pelle. Ad introdurre la manifestazione è stato il preside Curaba il quale ha sottolineto l’importanza di trovare fuori dai confini scolastici istituzioni come il Rotary disposti ad interagire in modo qualificato con la scuola stessa nell’intento di contribuire ad una più organica attività educativa finalizzata non solo a dare nozioni certe ed inconfutabili su taluni fenomeni attorno ai quali spesso si discute a vanvera e si fa solo dannosa disinformazione, ma anche a destare le coscienze dei giovani rispetto a quella situazione sociale che in molti casi è la causa scatenante del loro disagio. Ha poi preso la parola Rosa Cremona Colli, presidente del Club Di Agrigento, la quale, con la semplicità e la sensibilità che la distingue - non foss’altro che per essere stata per anni prima insegnante e poi preside - ma sicuramente,e ancor di più, perché sente, assieme all’ottimo Lillo Cumbo, profondamente la necessità e il dovere di essere presente da donna e da rotariana nell’agone dell’impegno sociale ad oltranza, ha prima delineato i contorni del progetto distrettuale “disagio giovani” e successivamente ribadito l’interesse che il club da lei diretto nutre e rivolge verso la scuola e i giovani in primo luogo. A tenere poi la relazione principale è stato Renato Gattuso, presidente della Commissione Distrettuale per il disagio giovanile, che ha trattato l’argomento soffermandosi essenzialmente su quei fenomeni che scaturiscono dalla condizione di malessere nella quale i nostri giovani spesso vivono: tossicodipendenze, alcolismo, perdita dei valori morali, e destinando ad altra data l’incontro con il dott. Franco La Rosa, il quale, per completare l’argomento, parlerà delle moderne psico dipendenze tecnologiche, di bullismo, di autolesionismo e di devianze patologiche della sfera affettiva e comportamentale. Inevitabilmente, però, il campo d’interesse dell’intervento rotariano non poteva essere limitato alla semplice disquisizione tecnico-scientifica dell’argomento droga, che non avrebbe sicuramente reso onore alle finalità ultime del Rotary che non si propone solo di fornire ai ragazzi delle scuole quelle veritiere competenze che potrebbero aiutarli ad evitare talune loro disastrose scelte e a stimolare il loro innato istinto di autotutela e di autoconservazione, ma anche a stimolare le loro giovani coscienze e a risvegliare in loro l’idea etica dell’esistenza. Si è parlato allora di mafia, di quella criminalità che alimenta sulla loro pelle il commercio degli stupefacenti e i loro guadagni, e poi ancora di pizzo, di sfruttamento delle donne e di quant’altro connota i buchi neri della nostra società che il Rotary, in quanto istituzione etica universalmente riconosciuta, non può non vedere, non denunciare né sottacere trovandosi di fronte ad un interlocutore così critico e nello stesso tempo così bisognoso di cure e di attenzioni, e che in più occasioni ha “rumorosamente” sottolineato la sua ideale adesione ad alcuni passaggi fondamentali della relazione di Renato Gattuso prima e del Prefetto Postiglione e del Vescovo Montenegro poi, che sottolineavano la necessità di una svolta morale che trovi le prime espressioni tangibili proprio nel loro giovane mondo. Ed è proprio dagli appassionati interventi del dott. Postiglione e di Mons. Montenegro, tanto apprezzati dai ragazzi, che sono venuti ulteriori stimoli e un accorato incoraggiamento a proseguire su questa strada che vede il Rotary in prima linea e fra i banchi di scuola con quella dovuta umiltà che ci rende onore e che da di noi l’immagine che ci è propria e che da sempre ci appartiene. La conversazione professionalmente condotta dal dott. Gattuso, che ha dimostrato di sentire e soffrire il problema di cui parlava, ha calamitato l'attenzione dei ragazzi ed ha suscitato notevole interesse negli ascoltatori. La conseguenza è stata la richiesta di successivi incontri avanzati dal S.E. L'Arcivescovo e dall'I.T.C. Sciascia,presente con una rappresentanza.




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