«Il tema dell'anno 2007/2008, lanciato
dal presidente internazionale
Wilfrid Wilkinson è Rotary Shares:
ovvero, il Rotary è condivisione. Condividiamo
infatti il nostro amore attraverso l'azione
professionale, affermando gli ideali
etici del club; condividiamo il nostro amore
attraverso l'azione d'interesse pubblico,
attraverso progetti internazionali e attività
locali; condividiamo il nostro amore concentrandoci
sui giovani, ma anche sulla sfera
affettiva». Con queste parole il nuovo
Governatore, il catanese Salvatore Sarpietro
- che ha cominciato il 1° luglio il nuovo anno
d'attività - ha aperto il discorso che ha segnato
la trentesima assemblea del distretto 2110
Sicilia-Malta del Rotary: una due-giorni (5 e
6 maggio) che si è svolta allo Sheraton di
Catania, e che ha visto alternarsi sessioni
plenarie e di formazione per presidenti e
altri dirigenti di club, per delegati della
Rotary Foundation, per istruttori di club e di
area.
Dopo il saluto del presidente del club ospitante
Ignazio La Mantia (Aci Castello) e del
sindaco di Aci Castello Silvia Raimondo, e
dopo l'intervento dell'arcivescovo mons.
Salvatore Gristina, il Governatore ha tracciato
le linee programmatiche dell'anno di
servizio che si appresta a coordinare:
«Come ho avuto modo di dire in occasione
del Sisd (Seminario
di formazione della
squadra distrettuale)
e del Sipe (Seminario
di formazione dei
presidenti eletti) - ha
ricordato Sarpietro -
ho ancora vivo il
ricordo e le emozioni
suscitate dall'entusiasmante
formazione
all'assemblea
internazionale di San
Diego, dove ho toccato con mano l'enorme
capacità di realizzazione di programmi in
svariati settori da parte della nostra organizzazione.
In questa giornata vorrei lasciare da
parte i numeri - che tutti conoscete - per
ricordare che il Rotary siamo noi, impegnati
sul campo a dare il meglio per migliorare il
mondo».
Tanti gli obiettivi raggiunti fino a oggi, «ma
dobbiamo stare attenti - ha continuato Sarpietro
- il Rotary non potrà sopravvivere se
non riusciremo a incrementare il nostro
effettivo, conservando al contempo gli
attuali soci. A tal proposito Wilkinson ci
invita a essere d'esempio: se vogliamo veramente
aprire la via (come dice Bill Boyd),
dobbiamo essere noi stessi ad agire per primi,
cercando l'affiliazione di nuovi soci. E
però, aggiungo e sottolineo,
è fondamentale
che siano rotariani
veri: non dobbiamo
cadere in
alcuni errori del passato,
quando sono
state aperte le porte
dei nostri club a tanti
che non avevano
neppure l'idea dei
valori che ispirano il
Rotary fin dai tempi
di Paul Harris. Sono fortemente convinto -
ha aggiunto il Governatore - che la crescita
sia necessaria e nel contempo, debba essere
graduale e nel rispetto rigoroso dei criteri di
ammissione. Mi riferisco anche ai tanti club
che sono nati e sui quali è necessario continuare
a lavorare: se vi sono le condizioni
effettive per la nascita di un club, nell'armonia
dell'area, allora che si proceda; in casi
diversi, è preferibile
non far nulla».
E poi un accenno alle
aree d'intervento,
quelle relative alle
quattro task force -
risorse idriche,
sanità e fame, alfabetizzazione
e famiglia
del Rotary - che
devono rispondere a
strategie mirate per il
raggiungimento di
obiettivi efficaci.
«Accanto a queste priorità - ha continuato il
Governatore che poi a fine giugno, nel congresso
distrettuale di Malta, ha ricevuto le
simboliche consegne dal governatore Alfred
Mangion - Wilkinson ha posto l'accento
anche sul tema relativo alla gioventù. I programmi
giovanili del Rotary - Interact, Ryla
e Rotaract - rappresentano infatti aree non
pienamente sfruttate per quel che riguarda la
crescita dell'effettivo. Intensificheremo le
nostre azioni per riprendere i rapporti con gli
alumni: persone che hanno già svolto la funzione
di ambasciatori di buona volontà del
Rotary, pertanto ottimi candidati da affiliare
ai nostri club. E fra i progetti del prossimo
anno, la costituzione dell'associazione
alumni del nostro Distretto, per poi inserirla
in quella che sarà
l'associazione nazionale
».
E per finire, grande
attenzione al ruolo
svolto dai vari presidenti
- «sono loro i
veri protagonisti» -
che verranno supportati
dal lavoro
dello staff distrettuale,
degli assistenti del
governatore, dei presidenti
e dei componenti
delle commissioni distrettuali.
«Desidero inoltre parlarvi di un bellissimo
progetto - ha concluso l'ing. Sarpietro - che
noi tutti Governatori dei dieci distretti italiani,
stiamo cercando di realizzare: dare in
anteprima nei migliori cinema un film atteso
- sull'esempio di quello che hanno fatto i
francesi - un'operazione che consentirà di
raccogliere una notevole somma da consegnare
al Rotary Foundation per la polio plus
e per quei bambini sfortunati che, speriamo,
potranno alleviare le sofferenze della terribile
malattia».
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