NEWS Giornata internazionale della donna sit-in sui temi legati alla paritĂ  di genere R.C. - 08/03/2016

Diverse le iniziative e gli approfondimenti svolte nelle scuole per combattere gli stereotipi di genere e le discriminazioni. In particolare oggi, otto marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Rotary Club Castellammare del Golfo Segesta Terre ha organizzato insieme allo Sportello Antiviolenza Diana, all’Associazione Diritti Umani Contro tutte le Violenze CO. TU. LE VI. e con il gratuito patrocinio del Comune di Trapani e Erice, l’incontro-dibattito sul tema “Nessuno ha il diritto di chiamarsi Amore” prendendo spunto dall’omonimo libro di Nadia Giannoni. L’incontro si è svolto nell’ex aula consiliare a Palazzo D’Alì alla presenza dell’autrice e dei sindaci di Trapani ed Erice e della presidente A. Ranno, della presidente Anna Maria De Blasi e dei soci rotariani. Sono intervenuti Anna Trinchillo, sostituto Procuratore, Iva Marino psicocriminologa, e Alessandra Stringi, psicoterapeuta e psicologa clinico. Erano presenti rappresentanze di gli alunni degli Istituti superiori cittadini. “L’iniziativa – spiega Anna Maria De Blasi, presidente del Rotary Club di Castellammare del Golfo-Segesta Terre degli Elimi – si colloca nelle strategie di attuazione del comma 16 della Legge 107/2015, sull’educazione alle differenze e la lotta alle discriminazioni, nel tentativo di aiutare le nuove generazioni ad acquisire consapevolezza” “E’ importante – sottolinea Aurora Ranno – dedicare più tempo ed attenzione a tali tematiche per innescare una modalità diversa ed efficace di lotta a uno stereotipo di genere, per diminuire sempre di più il divario tra maschi e femmine. “E’ sempre importante – commenta Alessandra Stringi – che, nel giorno dell’8 marzo, si possa riflettere sul tema dell’amore ed in particolare dell’amore negato. In questo senso la presentazione del libro di Nadia Giannoni offre l’opportunità di riflettere sulla fragilità del sentimento d’amore e del legame sentimentale in una società in trasformazione, in cui sofferenza e dolore non sono ammessi e la ricerca di un’ipotetica felicità fa da contralto all’altro lato della medaglia, rappresentato dalla riemersione del dolore nei numerosi casi di rotture affettive e condotte violente contro le donne, ma non solo”. Iva Marino a conclusione della sua esaustiva relazione ha dichiarato:”Processare l’Amore è una assurdità! L’unica cosa che ci capita fra capo e collo e ci rende felici si può mettere alla sbarra? L’amore, per definizione, si nutre di tutto tranne che della violenza, della cattiveria, della barbarie. Chi ama nel profondo è disposto a lasciare andare senza compromessi, senza ricatti. D’altra parte quando, dopo la fine di una relazione subentra la morte, il fatto che possa essersi trattato d’amore viene escluso a priori”. Anna Trinchillo ha voluto evidenziare, prendendo in prestito la figura del giudice Tirabaci, uno dei protagonisti del libro, quante sono le difficoltà d’intervento nei casi di violenza. Ha esortato gli studenti a prendere coscienza del fenomeno, per vivere le loro scelte di vita in percorsi liberi da qualsiasi forma di violenza. (Pietra De Blasi-Vice presidente Rotary Club Castellammare del Golfo-Segesta Terre degli Elimi)

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